Jack e i fagioli magici

Jack era il figlio curioso e sognatore di un povero contadino. Avevano una mucca e vivevano delle verdure dell’orto. Un giorno la vecchiaia della mucca le impedΓ¬ di dare ancora latte. Jack fu mandato in cittΓ  per vendere la mucca.

Sulla strada per la cittΓ , Jack incontrΓ² un vecchio amichevole. “Ti darΓ² questi fagioli magici in cambio di quella vecchia mucca”. Jack credette ai fagioli magici con tutto il cuore. Ma quando tornΓ² a casa e mostrΓ² i fagioli alla madre, questa rimase sconvolta e arrabbiata: “Ora non abbiamo piΓΉ niente”, gridΓ².

Jack, credendo ancora fermamente nella magia dei fagioli, decise di piantarli. “Se non sono magici, almeno potremo mangiarli”, pensΓ² speranzoso.

È sorprendente che i fagioli siano cresciuti durante la notte e siano arrivati ben al di sopra delle nuvole. Jack, curioso com’era, si arrampicΓ² sugli steli. Quando raggiunse la cima, entrΓ² in un prato e in lontananza vide un castello.

Jack fu accolto da una fata. La fata gli raccontΓ² che un tempo il castello era appartenuto a un coraggioso cavaliere. Ma un gigante uccise il cavaliere e si stabilΓ¬ nel castello. La moglie e il figlio del cavaliere non erano in casa quando Γ¨ successo e sono riusciti a scappare. “Jack”, disse la fata, “quel castello apparteneva a tuo padre e ora appartiene a te. Puoi reclamarlo, ma ne hai veramente il coraggio?”. “Non temo nulla”, si sentΓ¬ rispondere coraggiosamente Jack.

“Ascolta”, disse la fata. “Devi recuperare due oggetti dal castello: una gallina che depone uova d’oro e un’arpa parlante”. Coraggiosamente, Jack bussΓ² alla porta. Da lΓ¬ fu trascinato nel castello dalla moglie del gigante. Lei disse: “Sei arrivato proprio al momento giusto! Ho bisogno di un nuovo servitore. Fai come ti dico, altrimenti mio marito ti mangerΓ , come ha fatto con gli altri prima di te. Ma ti nasconderΓ² bene!”.

Poco dopo il gigante arrivΓ² a casa. Jack era nascosto in una credenza della cucina e sentΓ¬ il gigante ruggire: “Che gioia, sento l’odore di un bambino. Che sia vivo o morto, lo metterΓ² sul mio pane”. “No, tesoro”, disse la moglie del gigante. “Senti l’odore di questa fantastica bistecca di elefante!”. E mise in tavola un piatto gigante con la carne. Per giorni e giorni Jack dovette sbrigare le faccende per il gigante. E ogni sera lei lo rimetteva nella credenza”.

Una notte Jack sbirciΓ² dal buco della serratura e vide il gigante con una gallina. La gallina deponeva uova d’oro. Durante la passeggiata serale della moglie, il gigante si addormentΓ². Jack uscΓ¬ di nascosto dall’armadio, afferrΓ² la gallina, corse verso la pianta di fagioli e si arrampicΓ².

Qualche tempo dopo Jack si arrampicΓ² di nuovo sulla pianta di fagioli. La moglie del gigante era un po’ tonta e non riconobbe Jack. CosΓ¬ lo mise di nuovo al lavoro come suo servitore. Durante la passeggiata serale, il gigante si mise a contare le monete d’oro, ma si addormentΓ². Jack si riempΓ¬ rapidamente le tasche di monete e corse a casa.

Jack tornΓ² al castello per la terza volta. Ancora una volta la sciocca moglie del gigante non lo riconobbe e lo mise a lavorare. Poi uscΓ¬ per la sua passeggiata serale. Il gigante tirΓ² fuori la sua arpa d’oro e le chiese di suonargli una canzone. Il gigante si addormentΓ².

Jack colse l’occasione e afferrΓ² l’arpa. L’arpa cominciΓ² a gridare: “Maestro, maestro!”. Il gigante si svegliΓ² e Jack corse verso la pianta di fagioli. Il gigante gli corse dietro. Jack chiamΓ² sua madre: “Datemi un’ascia!”. IniziΓ² subito a tagliare la pianta di fagioli. Il gigante cadde dalla pianta di fagioli e si schiantΓ² a terra. Questa fu la fine del gigante.

La fata riapparve. “Jack”, disse. “Ti sei comportato come il figlio di un cavaliere coraggioso. È ora che tu torni al tuo castello”. Questa volta la fata venne con noi. Durante il viaggio si fermarono in un villaggio. La fata parlΓ² alla gente: “Il figlio del cavaliere Γ¨ tornato. Ha ucciso il gigante che vi ha portato via tutto”. La gente era ansiosa di aiutare Jack a spaventare la moglie del gigante. La donna si accorse dell’arrivo di una grande folla e se ne andΓ² il piΓΉ velocemente possibile.

Se veramente si crede nella magia, questa si avvererà. È per questo che Jack ha riavuto il suo castello.


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