Jack e i fagioli magici

Riassunto

Questa storia racconta di Jack, un ragazzo curioso e sognatore, figlio di un povero contadino. Dopo aver scambiato una vecchia mucca con dei fagioli magici, Jack scopre che questi crescono fino al cielo, permettendogli di accedere al mondo al di sopra delle nuvole dove si trova un castello. Qui incontra una fata che gli svela che il castello era un tempo di suo padre, un cavaliere ucciso da un terribile gigante. Attraverso il suo coraggio e la sua astuzia, Jack riesce a sottrarre al gigante una gallina che depone uova d’oro, un’arpa magica e a sconfiggere il gigante abbattendo la pianta dei fagioli. Grazie all’aiuto degli abitanti del villaggio e alla magia della sua fiducia, Jack riesce a riprendersi il suo castello. La storia insegna l’importanza del coraggio, della fiducia nella magia e di credere nei propri sogni.

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Jack era il figlio curioso e sognatore di un povero contadino. Avevano una mucca e vivevano delle verdure dell’orto. Un giorno la vecchiaia della mucca le impedΓ¬ di dare ancora latte. Jack fu mandato in cittΓ  per vendere la mucca.

Sulla strada per la cittΓ , Jack incontrΓ² un vecchio amichevole. “Ti darΓ² questi fagioli magici in cambio di quella vecchia mucca”. Jack credette ai fagioli magici con tutto il cuore. Ma quando tornΓ² a casa e mostrΓ² i fagioli alla madre, questa rimase sconvolta e arrabbiata: “Ora non abbiamo piΓΉ niente”, gridΓ².

Jack, credendo ancora fermamente nella magia dei fagioli, decise di piantarli. “Se non sono magici, almeno potremo mangiarli”, pensΓ² speranzoso.

È sorprendente che i fagioli siano cresciuti durante la notte e siano arrivati ben al di sopra delle nuvole. Jack, curioso com’era, si arrampicΓ² sugli steli. Quando raggiunse la cima, entrΓ² in un prato e in lontananza vide un castello.

Jack fu accolto da una fata. La fata gli raccontΓ² che un tempo il castello era appartenuto a un coraggioso cavaliere. Ma un gigante uccise il cavaliere e si stabilΓ¬ nel castello. La moglie e il figlio del cavaliere non erano in casa quando Γ¨ successo e sono riusciti a scappare. “Jack”, disse la fata, “quel castello apparteneva a tuo padre e ora appartiene a te. Puoi reclamarlo, ma ne hai veramente il coraggio?”. “Non temo nulla”, si sentΓ¬ rispondere coraggiosamente Jack.

“Ascolta”, disse la fata. “Devi recuperare due oggetti dal castello: una gallina che depone uova d’oro e un’arpa parlante”. Coraggiosamente, Jack bussΓ² alla porta. Da lΓ¬ fu trascinato nel castello dalla moglie del gigante. Lei disse: “Sei arrivato proprio al momento giusto! Ho bisogno di un nuovo servitore. Fai come ti dico, altrimenti mio marito ti mangerΓ , come ha fatto con gli altri prima di te. Ma ti nasconderΓ² bene!”.

Poco dopo il gigante arrivΓ² a casa. Jack era nascosto in una credenza della cucina e sentΓ¬ il gigante ruggire: “Che gioia, sento l’odore di un bambino. Che sia vivo o morto, lo metterΓ² sul mio pane”. “No, tesoro”, disse la moglie del gigante. “Senti l’odore di questa fantastica bistecca di elefante!”. E mise in tavola un piatto gigante con la carne. Per giorni e giorni Jack dovette sbrigare le faccende per il gigante. E ogni sera lei lo rimetteva nella credenza”.

Una notte Jack sbirciΓ² dal buco della serratura e vide il gigante con una gallina. La gallina deponeva uova d’oro. Durante la passeggiata serale della moglie, il gigante si addormentΓ². Jack uscΓ¬ di nascosto dall’armadio, afferrΓ² la gallina, corse verso la pianta di fagioli e si arrampicΓ².

Qualche tempo dopo Jack si arrampicΓ² di nuovo sulla pianta di fagioli. La moglie del gigante era un po’ tonta e non riconobbe Jack. CosΓ¬ lo mise di nuovo al lavoro come suo servitore. Durante la passeggiata serale, il gigante si mise a contare le monete d’oro, ma si addormentΓ². Jack si riempΓ¬ rapidamente le tasche di monete e corse a casa.

Jack tornΓ² al castello per la terza volta. Ancora una volta la sciocca moglie del gigante non lo riconobbe e lo mise a lavorare. Poi uscΓ¬ per la sua passeggiata serale. Il gigante tirΓ² fuori la sua arpa d’oro e le chiese di suonargli una canzone. Il gigante si addormentΓ².

Jack colse l’occasione e afferrΓ² l’arpa. L’arpa cominciΓ² a gridare: “Maestro, maestro!”. Il gigante si svegliΓ² e Jack corse verso la pianta di fagioli. Il gigante gli corse dietro. Jack chiamΓ² sua madre: “Datemi un’ascia!”. IniziΓ² subito a tagliare la pianta di fagioli. Il gigante cadde dalla pianta di fagioli e si schiantΓ² a terra. Questa fu la fine del gigante.

La fata riapparve. “Jack”, disse. “Ti sei comportato come il figlio di un cavaliere coraggioso. È ora che tu torni al tuo castello”. Questa volta la fata venne con noi. Durante il viaggio si fermarono in un villaggio. La fata parlΓ² alla gente: “Il figlio del cavaliere Γ¨ tornato. Ha ucciso il gigante che vi ha portato via tutto”. La gente era ansiosa di aiutare Jack a spaventare la moglie del gigante. La donna si accorse dell’arrivo di una grande folla e se ne andΓ² il piΓΉ velocemente possibile.

Se veramente si crede nella magia, questa si avvererà. È per questo che Jack ha riavuto il suo castello.