La Storia dei Coniglietti Flopsy

Si racconta che mangiare troppa lattuga abbia come effetto “la sonnolenza”. Non ho mai avuto sonno dopo aver mangiato la lattuga, ma non sono un coniglio. Di certo aveva l’effetto sonnifero sui coniglietti Flopsy!

Quando Benjamin Bunny diventò grande, sposò sua cugina Flopsy. Avevano una grande famiglia, ed erano tanto sprovveduti e allegri. Non ricordo i nomi separati dei loro coniglietti: generalmente erano chiamati i  “Coniglietti Flopsy”.

Dato che non c’era sempre abbastanza cibo, — Benjamin di solito chiedeva in prestito i cavoli al fratello di Flopsy, Peter Rabbit, che aveva un orto.

A volte Peter Rabbit non aveva cavoli in più.

Quando questo capitava, i Coniglietti Flopsy attraversavano il campo fino ad arrivare a un cumulo di rifiuti, nel fossato fuori dal giardino del signor McGregor.

Il mucchio di rifiuti del signor McGregor era misto. C’erano barattoli di marmellata, sacchetti di carta, tonnellate d’erba tagliata dalla falciatrice (che sapeva sempre di unto), alcune zucchine marce e uno o due vecchi stivali. Un giorno – oh, che gioia! – c’erano tante lattughe che, essendo cresciute troppo, erano “sbocciate” in fiore.

I Coniglietti Flopsy si riempirono solo di lattughe. A poco a poco, uno dopo l’altro, furono colti dal sonno e si sdraiarono nell’erba falciata.

Benjamin non era così assonnato quanto i suoi figli. Prima di addormentarsi fu abbastanza sveglio da mettersi un sacchetto di carta in testa per tenere lontane le mosche.

I piccoli coniglietti Flopsy dormivano tranquillamente al caldo del sole. Dal prato, oltre il giardino, proveniva il lontano rumore scoppiettante della falciatrice. I moscerini ronzavano intorno al muro e un topolino rovistava nei rifiuti tra i vasi di marmellata.

(Posso dirvi il suo nome, si chiamava Thomasina Tittlemouse, una topolina di bosco con una lunga coda.)

Il fruscio del sacchetto di carta svegliò Benjamin Bunny.

La topolina si scusò tanto e disse che conosceva Peter Rabbit.

Mentre lei e Benjamin parlavano, vicino al muro, sentirono un passo pesante sopra le loro teste; e all’improvviso il signor McGregor svuotò un sacco pieno di erba tagliata proprio sopra i coniglietti Flopsy addormentati! Benjamin si rannicchiò sotto il suo sacchetto di carta e la topolina si nascose in un barattolo di marmellata.

I coniglietti sorridevano dolcemente nel sonno sotto la pioggia d’erba; non si svegliarono perché la lattuga era stata così calmante.

Sognarono che la madre Flopsy li stesse sistemando in un letto di fieno.

Il signor McGregor, dopo aver svuotato il suo sacco, guardò in basso. Vide delle buffe punte di orecchie marroni che spuntavano dall’erba tagliata. Le fissò per un po’ di tempo.

Presto una mosca si posò su una di esse e si mosse.

Il signor McGregor scese sul mucchio di rifiuti—

“Uno, due, tre, quattro! Cinque! Sei coniglietti!” disse mentre li metteva nel suo sacco. I coniglietti Flopsy sognavano che la madre li stesse girando nel letto. Si agitarono un po’ nel sonno, ma non si svegliarono.

Il signor McGregor legò il sacco e lo lasciò sul muro.

Andò a mettere a posto la falciatrice.

Mentre lui era via, la signora Flopsy Bunny (che era rimasta a casa) attraversò il campo.

Guardò il sacco con sospetto e si chiese dove fossero tutti?

Poi la topolina uscì dal suo barattolo di marmellata, Benjamin si tolse il sacchetto di carta dalla testa e raccontarono la triste storia.

Benjamin e Flopsy erano disperati, non riuscivano a sciogliere il nodo.

Ma la signora Tittlemouse era ingegnosa e fece un buco nell’angolo inferiore del sacco.

I coniglietti furono tirati fuori e venivano pizzicati per essere svegliati. 

I loro genitori riempirono il sacco vuoto con tre zucchine marce, un vecchio pennello nero e due rape guaste.

Poi si nascosero tutti sotto un cespuglio e aspettarono il signor McGregor.

Il signor McGregor tornò indietro, raccolse il sacco e lo portò via.

Lo portava penzolante, come se fosse piuttosto pesante.

I coniglietti Flopsy lo seguirono da lontano.

Lo videro entrare in casa.

Poi si avvicinarono alla finestra per ascoltare.

Il signor McGregor gettò il sacco sul pavimento di pietra in un modo che sarebbe stato estremamente doloroso per i coniglietti Flopsy, se fossero stati dentro.

Potevano sentire che trascinava la sedia sulle mattonelle mentre ridacchiava—

“Uno, due, tre, quattro, cinque, sei coniglietti!” disse il signor McGregor.

“Eh? Che succede? Cosa hanno rovinato adesso?” chiese la signora McGregor.

“Uno, due, tre, quattro, cinque, sei coniglietti grassi!” ripeté il signor McGregor, contando con le dita—“uno, due, tre—”

 “Non fare il ridicolo; cosa intendi, vecchio sciocco?”

“Nel sacco! Uno, due, tre, quattro, cinque, sei!” rispose il signor McGregor.

(Il più piccolo dei coniglietti Flopsy salì sul davanzale della finestra.)

La signora McGregor prese il sacco e lo tastò. Disse che ne sentiva sei, ma dovevano essere conigli vecchi, perché erano così duri e di forme diverse.

“Non sono buoni da mangiare; ma le pelli andranno bene per foderare il mio vecchio mantello.”

“Foderare il tuo vecchio mantello?” gridò il signor McGregor— “Li venderò e mi comprerò del tabacco!”

“Tabacco da coniglio! Li scuoierò e taglierò loro la testa.”

La signora McGregor slegò il sacco e mise la mano dentro.

Quando toccò la verdura, si arrabbiò moltissimo. Disse che il signor McGregor lo aveva “fatto apposta”.

E anche il signor McGregor era molto arrabbiato. Una delle zucchine marce volò dalla finestra della cucina e colpì il più piccolo dei coniglietti Flopsy.

Rimase un pò ferito.

Poi Benjamin e Flopsy pensarono che fosse ora di tornare a casa.

Così il signor McGregor non ebbe il suo tabacco e la signora McGregor non ebbe le sue pelli di coniglio.

Ma il Natale seguente, Thomasina Tittlemouse ricevette in regalo tanta lana di coniglio da farsi un mantello e un cappuccio, un morbido scaldamano e un paio di guanti caldi.


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