Sunshine e i Suoi Fratelli


Riassunto

Questa storia fantastica narra di un castello abitato da Madre Natura, uno spirito saggio con numerosi figli che rappresentano i fenomeni naturali. Ogni figlio ha un temperamento unico e spesso difficile da controllare, causando caos e problemi quando non seguono le direttive della madre. Sunshine, la figlia maggiore, è dolce e responsabile, cercando di mantenere l’armonia tra i fratelli durante il riposo di Madre Natura. Rain piange incessantemente, portando alluvioni, mentre Eastwind è freddo e scontroso. Quando Northwind e Snow intervengono, riescono a ristabilire l'ordine. Attraverso le stagioni, i fratelli imparano la lezione, facendo pace e lavorando insieme per preparare il mondo all'arrivo della primavera, durante la quale Madre Natura si risveglia e celebra con loro un festival di rinascita e gioia. La storia fornisce un'analogia affascinante tra le condizioni meteorologiche e il comportamento umano, con un messaggio di collaborazione e adattamento ai cambiamenti naturali.

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In un bellissimo castello viveva uno spirito saggio e anziano chiamato Madre Natura, che aveva tanti figli a volte difficili da controllare. Finché le obbedivano, tutto andava bene, ma quando non si comportavano come lei voleva, tutto finiva nel caos e sorgevano problemi.

Sunshine, la figlia maggiore, era dolce, sempre buona e di grande conforto per sua madre in tutte le stagioni. Anche Southwind e Westwind erano ragazze gentili, ma Lightning, il gemello di Thunder, era molto dispettoso e amava fare scherzi. Snow, la quarta figlia, aveva un carattere freddo.

Rain piangeva sempre e Eastwind era scontroso, Thunder e Hail brontolavano e si arrabbiavano, mentre Northwind, il più grande dei ragazzi, faceva così tanto rumore e corrente d’aria che tutti scappavano da lui, anche se il suo sano respiro  rinfrescava il mondo e spazzava via molte malizie.

“Miei cari bambini, sono molto stanca e farò un sonnellino. Siate bravi, fate il vostro lavoro con impegno e svegliatemi a Marzo,” disse Madre Natura un giorno di Novembre, quando aveva terminato il suo compito estivo ed era arrivato il suo periodo di riposo.

“Sì, mamma,” rispose Sunshine, dandole il bacio della buonanotte e rimboccandole le coperte. “Farò del mio meglio per tenere occupate le ragazze e calmare i ragazzi. Dormi bene, ti sveglierò per il lavoro di primavera.”

La signora si mise la cuffia da notte e si addormentò, mentre la sua coraggiosa figlia, dopo aver sorriso un’ ultima volta al gelido mondo, iniziò diligentemente a filare per avere una ricca quantità di sole per l’estate seguente.

“Ora tocca a me e piangerò quanto voglio,” disse Rain, e così caddero fiumi di lacrime. Suo fratello Eastwind cominciò a soffiare, facendo rabbrividire tutti dal freddo, e tosse, raffreddori, nebbia e fango resero il mondo desolato. Sunshine implorò loro di fermarsi e di darle ogni tanto qualche possibilità, ma non glielo permisero, e tutti dissero che Novembre stava davvero esagerando quell’anno.

Fortunatamente, Northwind e sua sorella Snow ritornarono dall’Islanda; e dal momento in cui il fratello maggiore fece sentire la sua aspra voce, Eastwind e Rain fuggirono, perché avevano un po’ paura di lui.

“Che pasticcio hanno combinato! Puliremo tutto prima che arrivi il Natale,” disse Northwind, asciugando il fango, spazzando via la nebbia e preparando il mondo ad essere coperto dal bellissimo manto soffice di Snow. In pochi giorni, il mondo divenne bellissimo, e Sunshine uscì per svolgere il suo compito, facendo brillare il ghiaccio sugli alberi come diamanti, scintillare i fiocchi di neve come argento e riempiendo il cielo azzurro di sole splendente.

Allora tutti furono felici; le campane suonavano allegramente, i bambini correvano con le slitte e lanciavano palle di neve; gli alberi di Natale erano arrivati, e tutti i visi iniziarono ad arrossire, come non capita in nessun altro periodo dell’anno.

“Le vacanze di Natale saranno meravigliose se riuscirò a tenere quei ragazzi birichini di buon umore,” disse Sunshine. Per evitare qualsiasi pericolo dovuto alle loro marachelle, diede a Rain e Eastwind dei dolci con semi di papavero, facendoli addormentare come talpe fino all’arrivo del Nuovo Anno.

Snow fece i suoi scherzi, ma nessuno si arrabbiò perché era sempre tanto dolce, e Northwind rimase così calmo che l’aria fresca faceva diventare le guance rosate, gli occhi brillanti, le labbra sorridenti e i cuori grati e felici.

Sunshine era così felice che uscì per vedere il divertimento, e sorrise con tanto calore che iniziò il disgelo di Gennaio.

Intanto Rain e Eastwind si erano svegliati ed erano molto arrabbiati quando scoprirono di essere stati addormentati con i semi di papavero.

“Sun se ne pentirà, ribalteremo tutto,” dissero. Chiesero aiuto ad Hail e si misero al lavoro.

Rain svuotò tutti i suoi secchi d’acqua finché i fiumi strariparono e le città vennero inondate. La neve sulle colline si sciolse e allagò i campi, trascinando via le ferrovie, portando via le case e annegando molte persone povere e gli animali. Hail lanciò i suoi sassi e Eastwind ululò e ruggì, rendendo tutto freddo e desolato.

La povera Sun era esasperata, ma non voleva svegliare la madre prima del tempo, così cercò di tenere a bada da sola i suoi fratelli dispettosi. Westwind la aiutò, perché mentre Sun splendeva così dolcemente che Rain dovette smettere di versare lacrime, Westwind tirò le banderuole finché non superò Eastwind, riuscendo a soffiare per un po’. Eastwind rimase senza fiato e dovette arrendersi; così il “brutto tempo” finalmente finì. Sun continuò a splendere e sorridere senza mai fermarsi fin quando il terreno non fu di nuovo asciutto. Westwind portò fresche brezze e, quando arrivò Marzo, tutto sembrava più bello.

“Ora, cari bambini, facciamo le pulizie di primavera prima che la mamma si svegli. Non so cosa dirà a quei ragazzi birichini, ma ho fatto del mio meglio e spero che sarà soddisfatta,” disse Sun, quando finalmente si sedette a riposare.

Tutti i fratelli si avvicinarono a lei e promisero di fare i bravi perché la amavano molto e si pentivano delle loro marachelle.

Uno alla volta si misero al suo servizio. Marzo era un mese molto impegnativo, perché tutti i venti soffiavano a turno; anche il dolce Southwind tornò da lontano per fare la sua parte di lavoro. Snow piegò il resto delle sue coperte di piuma e le mise via con cura. Rain lasciò cadere solo qualche pioggia leggera, per far sbocciare le gemme e far crescere l’erba. Intanto, Sun stese le vesti di luce dorata che aveva tessuto durante l’inverno. Tutti lavorarono con tanto impegno e in Aprile questo angolo di mondo divenne bellissimo. Quando Southwind schiuse i primi giacinti, Madre Natura ne sentì il profumo, cominciò a strofinarsi gli occhi e a svegliarsi.

“Bene, bene! Devo aver dormito. Perché non mi hai svegliata prima? Oh, mia cara bambina, vedo che hai cercato di fare il mio lavoro e mettere tutto in ordine per me,” disse la signora, togliendosi la sua cuffia da notte e guardando fuori dalla finestra il mondo primaverile che sbocciava. 

Allora Sun si avvicinò, si sedette sulle ginocchia di sua madre e le raccontò tutto quello che era capitato. Alcuni fatti fecero ridere Madre Natura, mentre altri le fecero fare una smorfia.

“Tesoro, hai fatto tutto bene. Vieni, adesso chiama i tuoi fratelli e sorelle così celebreremo il nostro festival di primavera.”

Tutti arrivarono e si divertirono perché, come tutti sanno, in Aprile c’è ogni tipo di tempo. Quindi ogni bambino, a turno, mostrò cosa sapeva fare.

Ma ora erano tutti felici, perché la Primavera era arrivata. Madre Natura si era risvegliata e ogni cosa nel mondo sarebbe andata per il meglio!